Quando:
Data - 01/12/2024 - 09/03/2025
Ora - 10:00 - 18:00
Apertura: 30/11/2024 Conclusione: 09/03/2025
Organizzazione: Museo Diocesano
Indirizzo: piazza Duomo 12 – 35141 Padova
Per info: +39 049 8226159 | info@museodiocesanopadova.it
Oltre al Vaso cinerario di Lodovica von Callenberg, e ad altri elementi in pietra progettati e realizzati da Domenico Fadiga e Giannantonio Selva a completamento del monumento funebre, saranno esposti alcuni gessi canoviani provenienti dalla Gipsoteca di Possagno, a documentare le felici invenzioni dei geni alati e del ritratto funebre nell’attività creativa del grande maestro. Saranno inoltre presenti i ritratti dei protagonisti coinvolti nella realizzazione dell’opera (Antonio Canova, Abbondio Rezzonico), vedute inedite della città di Padova che mostrano dove fosse collocato il monumento funebre e numerosi volumi dell’epoca che ne hanno tramandato l’immagine e la fortuna.
Una sezione della mostra sarà dedicata a una serie di documenti, lettere e scritti del fratello mons. Giovanni Battista Sartori Canova – in gioventù alunno del Seminario vescovile di Padova –, che attestano il legame del presule, erede del fratello scultore, con il suo amato Seminario.
Tra i lasciti che il presule predispone, uno racconta della passione numismatica di Sartori Canova: la collezione di ben 3.600 monete dell’antica Roma, frutto di «tanti anni di cure, direi quasi appassionate».
«Con tale legato m’intendeva, Monsignore – scrive Giovanni Battista Sartori Canova all’allora vescovo di Padova Modesto Farina – non solo di dare un segno di grata ricordazione al luogo nel quale ebbi la educazione letteraria ed ecclesiastica e venni assunto al sacerdozio, ma ben anche di supplire ad un bisogno di questo istituto troppo invero scarsamente provveduto per la istruzione dei giovani sulla scienza numismatica».
L’inventario cita per la precisione «3.593 pezzi in argento e primo e secondo bronzo […] ed alcuni cotroni Consolari di n. 163 famiglie […] e quelle dell’alto impero latino di 98 teste».
Tutti oggetti che vengono esposti per la prima volta al pubblico, e grazie alla mostra sono materia di un progetto di ricerca dell’Università agli Studi di Padova.
Sempre dalla Biblioteca Antica del Seminario vescovile di Padova verranno esposti al Museo diocesano un nucleo ragguardevole di incisioni del lascito del marchese Federico Manfredini e numerosi testi tra cui l’ultimo volume della Storia della scultura. Dal suo risorgimento all’epoca di Canova redatto da Leopoldo Cicognara, che vedeva in Antonio Canova la massima espressione della scultura.
«La mostra – commenta uno dei curatori e direttore del Museo diocesano, Andrea Nante – è un’occasione interessante per scoprire alcune testimonianze inedite su Antonio Canova – “novello Fidia” come lo definivano i suoi contemporanei – ma anche per cogliere lo stretto legame con la città e con alcune tra le più illustri personalità del tempo, intellettuali, artisti, nobili, ecclesiastici. Sarà interessante anche delineare meglio la figura di Lodovica von Callenberg, di cui alcuni ricercatori stanno studiando il profilo, che si sa essere stata una stimata musicista oltre che nobildonna tra le cui amicizie annoverava quella con Goethe e Angelika Kauffmann, e con alcune famiglie reali europee. Questa iniziativa si colloca nel contesto del progetto culturale del Museo diocesano improntato da oltre vent’anni a un’attività di conoscenza, recupero e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, condotta in stretta sinergia con gli enti e gli istituti di ricerca e tutela».