Quando:
Data - 21/01/2025
Ora - 20:30
Dove
Verona, Teatro Filarmonico
Martedì
21 Gen 2025
H 20.30
Pietro Torri [1665? – 1737]
Suite di danze dalla pastorale “Enone”*
Prima esecuzione in tempi moderni
Giovanni Battista Martini [1706 – 1784]
Concerto a quattro pieno in re maggiore HH.27 n. 10
Giuseppe Tartini [1692 – 1770]
Grave dal Concerto per violoncello, archi e basso continuo in re maggiore GT 1.D34
Franz Joseph Haydn [1732 – 1809]
Andante cantabile dal Quartetto in Fa maggiore Op. III n. 5
Daniele Dal Barba [1715 – 1801]
Concerto in re maggiore per violino, archi e basso continuo *
dal ms. conservato presso il České Muzeum Hudby di Praga
Prima esecuzione in tempi moderni
Johann Sebastian Bach [1685 – 1750]
Due fughe dal “Clavicembalo ben temperato” trascritte per archi da W. A. Mozart (KV 405)
Giuseppe Antonio Paganelli [1710 – 1763 ca]
Concerto in si bemolle maggiore “per il Clareto” per clarinetto di bassetto, archi e basso continuo
Antonio Salieri [1750 – 1825]
Allegretto dagli “Scherzi istrumentali a 4 di stile fugato”
Leopold Mozart [1719 – 1787]
Sinfonia in la maggiore Eisen A1 “Lambach
* trascrizione e revisione di Silvano Perlini
ORCHESTRA DA CAMERA “PIETRO TORRI” DEL LICEO MUSICALE “CARLO MONTANARI” DI VERONA
SILVANO PERLINI violino e direzione
GIONATA BRUNELLI violoncello
GABRIELE GALVANI clarinetto
Il programma, dopo un omaggio a Pietro Torri cui è intitolata l’Orchestra, mette in relazione padri, papà e maestri di Wolfgang. Furono per lui padri certamente Leopold, ma anche Giovanni Battista Martini, frate minore conventuale bolognese che gli impartì preziose lezioni di contrappunto; Wolfgang stesso definì Haydn (“il buon papà”), ed infine gli furono maestri, diretti e indiretti, Leopold, Bach (le cui opere – allora inedite – conobbe per il tramite del barone Gottfried van Swieten), Tartini, Salieri, ma anche Paganelli, dal quale il giovane Leopold apprese ad Augusta i dettami della scuola tartiniana che sono in modo manifesto alla base del suo celebre “Metodo per una approfondita scuola per violino”).
Due piccole “chicche”: la prima esecuzione in tempi moderni del Concerto per violino del veronese Daniele Dal Barba (Il 9 gennaio 1770 nella Sala della Conversazione dell’Accademia Filarmonica incontrò Leopold e Wolfgang, e cantò per loro) appositamente trascritto dal ms. conservato presso il České Muzeum Hudby di Praga (esecuzione autorizzata dalla direzione del Museo) e l’esecuzione del concerto di Paganelli utilizzando il clarinetto di bassetto in mi bemolle, strumento prediletto da Mozart che lo impiegò ne “La clemenza di Tito” e nel “Requiem”.