Quando:
Data - 08/06/2024
Ora - 16:00 - 23:00
“City Lights” andrà in scena sabato 8 giugno al Teatro Comunale di Vicenza, dalle 16.00 alle 24.00, un evento speciale non-stop. Un mini-festival della durata di una giornata che dalla cultura beat, passa attraverso la rivoluzione culturale e musicale degli anni ’60, e i Velvet Underground, fino ad arrivare agli anni ’70 e ’80 in Italia, tra tensioni politiche e alla fervida stagione del pop/prog. L’idea di trasformare il Comunale in un luogo “aperto” alla musica, in una sorta di club musicale e artistico, rievocando la San Francisco degli anni ’50 e ’60, dove nel quartiere italiano North Beach, Ferlinghetti diede l’impulso decisivo alla stagione beat, è venuta a Marco Ghiotto, ideatore e direttore artistico del nuovo festival.
Programma
CITY LIGHTS FESTIVAL – SABATO 8 GIUGNO 2024
Prima parte – AMERICAN BEAT
C’è sempre qualcosa di più, un po’ più in là… non finisce mai Jack Kerouac
ore 16
HOWL
con Titino Carrara e Alessandro Alba (sax)
reading musicale
KEROUAC BE BOP: Danilo Memoli Boptet
con Titino Carra e Giorgia Antonelli
musiche di Charlie Parker
testi di Jack Kerouac
reading musicale
ore 17.30
VELVET UNDERGROUND, ANDY WARHOL E LA POP ART
a cura di Marco Ghiotto
lezione spettacolo con guida all’ascolto
ore 18
FRANK ZAPPA E I FREAKS
Dan Martinazzi & The Torture Never Stops
introduzione a cura di Marco Drago
musica live
DYLAN
con Piergiorgio Piccoli e jam session live
testi di Bob Dylan
reading musicale
Seconda parte – ITALIA POP
Un tulipano rosso
ore 20.30
DEAR MR FANTASY
Foto-racconto di un’epoca musicale in cui tutto era possibile. 1969/1982
di e con Carlo Massarini
conferenza
ore 21.15
ITALIA BEAT – I CAPELLONI
con Carlo Massarini, Renato Marengo, Riccardo Bertoncelli
modera Marco Ghiotto
talk
ore 22.15
JAMES SENESE JNC
James Senese (voce e sax), Fredy Malfi (batteria), Rino Calabritto (basso), Alessio Busanca (tastiere)
concerto live a pagamento.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria del posto su www.tcvi.it, mentre il concerto con Senese ha un biglietto di 30 euro.
Il progetto si chiama “City Lights”, come la libreria, fondata nel 1953 a Frisco da uno dei numi tutelari della Beat Generation, Lawrence Ferlinghetti.
La giornata sarà divisa in due tempi, dedicati rispettivamente al beat americano e al pop italiano, per affrontare i due temi in modo approfondito; otto gli appuntamenti in programma, intercalati da momenti di incontro e socialità. Nel 1956 fu pubblicato “Howl” (Urlo) di Allen Ginsberg, il quarto della serie di edizioni di City Lights Pocket Poets Series, una ballata psichedelica che è un grido di protesta contro gli Stati Uniti d’America, un’opera che portò all’arresto di Ferlinghetti per oscenità; ma lo spirito che anima il poema, riuscì a pervadere tutto quello che venne dopo, da Jack Keroauc fino a Bob Dylan: l’America degli anni ‘60 era proprio quella che si respirava nella City Lights di Ferlinghetti.
Nel City Lights festival dell’8 giugno si partirà, doverosamente, con gli anni ‘60 negli USA, per parlare di beat generation, pop culture, underground, il mondo freak e hippy, grazie ai reading di alcune opere manifesto di Allen Ginsberg e Jack Kerouac, interpretati da Titino Carrara e Giorgia Antonelli, accompagnati dalla musica live del quartetto Bobpet di Danilo Memoli; a seguire, una lezione spettacolo su Andy Warhol, fondatore della Pop Art e sui Velvet Underground che proprio dalla sua Factory furono lanciati, a cura di Marco Ghiotto. A presentare la scena freak e la controcultura di Frank Zappa sarà invece Marco Drago, scrittore, traduttore e conduttore radiofonico, che introdurrà il live di Dan Martinazzi & The Torture Never Stops, mentre Piergiorgio Piccoli concluderà la prima parte del festival con la lettura di “It’s Allright Ma’ (I’m Only Bleeding)” l’oscuro e immenso capolavoro di Bob Dylan che contiene alcune delle liriche più importanti della sua produzione, un reading interpretato da Piergiorgio Piccoli accompagnato da una Jam Session Live finale con i componenti delle due band di Martinazzi e Memoli.
Il pop Made in Italy, la scena degli anni ‘70 tra tensioni politiche, la musica prog/pop, i festival, le nuove mode e l’inedita scena artistica, saranno invece i temi portanti del secondo tempo del festival – “Un tulipano rosso” – un omaggio all’esperienza dell’Antigruppo siciliano, con il titolo della sessione che rimanda alla loro prima antologia pubblicata nel 1971. Questa seconda parte di City Lights, l’evento serale che prenderà inizio alle 20.30, sempre al Ridotto del Tcvi, si aprirà in grande stile con Carlo Massarini che presenterà al pubblico “Dear Mr.Fantasy foto-racconto di un’epoca musicale in cui tutto era possibile”, ovvero l’Italia degli anni 1969/1982 raccontata da uno dei protagonisti assoluti della scena musicale dell’epoca. Dai Rolling Stones al prog rock e i primi grandi concerti, dalle voci della West Coast ai cantautori, attraverso il punk e la scena newyorkese, Carlo Massarini farà riaffiorare il sogno di una generazione che, proprio grazie al rock, seppe aprirsi al resto del mondo.
A seguire, ancora un talk dedicato a “Italia Beat – I Capelloni”, condotto da Marco Ghiotto, ad interrogare le voci autorevoli di Carlo Massarini, Renato Marengo (storico produttore discografico e talent scout), Riccardo Bertoncelli (il padre della critica musicale italiana, reso poi celebre da Francesco Guccini) e James Senese per parlare del fervore di quell’epoca, dalla fine dei sessanta al periodo della contestazione, dei festival e del pop italiano, ma anche degli scontri di piazza, con il boom del prog e l’impegno sociale dei cantautori. E sarà proprio James Senese insieme al suo gruppo i Napoli Centrale, uno dei principali protagonisti della stagione prog/jazz italiana degli anni ’70, a chiudere in bellezza la prima edizione di City Lights, con un live che proporrà dei pezzi cult del repertorio della band, con la loro particolarissima miscela di jazz-rock e gli innesti di musica popolare napoletana. Il gruppo porta oggi sui palchi una rinnovata esperienza sempre in bilico tra il jazz-funk, una spruzzata di latin music e la tradizione mediterranea.